Il  Cuneese va a Torino dal famoso Maestro a farsi furbo. 
Dopo aver pattuito la salata mercede, incomincia la lezione. Il  Maestro appoggia il palmo al muro e dice all’allievo: - Picchia, e quanto forte puoi -. Prende slancio e mira e sferra un violentissimo pugno. All’arrivo del colpo la mano del Maestro è scomparsa e l’allievo, incontrando il muro, vede le stelle. Hai appreso a farti furbo? 
Contentissimo ritorna a Cuneo. Di animo buono, come tutti i Cuneesi, vuol fare partecipare gli amici alla sua grande fortuna. 
In Piazza Vittorio ripete l’esperienza, da  maetro, col suo primo amico. Al centro della piazza non trova un muro cui appoggiare la mano. Supera la difficoltà decidendo di appoggiarla alla propria fronte. Al colpo dell’amico ritira rapidissimamente la mano; quando si sveglia è seduto ai piede di Barbaroux.