Il parroco del Duomo era anche un assiduo cacciatore. Non avrebbe tuttavia, per niente al mondo, tralasciato di far lezione di catechismo ai suoi piccoli parrocchiani. 
Un giorno giunse tardi dalla caccia e si presentò ai ragazzini in tenuta da cacciatore. Non si era accorto che nella fitta boscaglia un ramo assassino gli aveva procurato un’ampia lacerazione nel tessuto posteriore dei pantaloni. 
I ragazzini, che avevano per lui un sacro rispetto, non osarono dire niente. 
Alla lezione successiva il parroco riprese colle parole abituali il suo insegnamento.”Cosa l’uma mustrave, l’autra volta?”. “El darè, sur parcu, ‘l darè”. (Che vi abbiamo “mostrato la volta scorsa? “Il di dietro, signor parroco, il di dietro” ).