Il Teatro Civico, oggi dedicato a Giovanni Toselli, sorge nel 1803 per iniziativa di un gruppo di cittadini (trentanove, per la precisione), che, con il consenso del Municipio, diede vita ad una società che decise di utilizzare i locali di una Chiesa e annesso convento di frati cappuccini soppresso dal governo francese, per crearne un teatro. I lavori, iniziati a Marzo del 1803, sono portati a termine nel Dicembre dello stesso anno.  
Il Teatro è inaugurato il 26 Dicembre con la commedia "Teresa vedova".  
La sua attività cresce e dopo le prime, dense stagioni di spettacoli, i soci chiedono al Comune di intervenire per ampliare e migliorare la struttura.


Nel 1828, infatti, il Teatro è acquistato dal Comune, il quale affida il progetto di ristrutturazione dello stabile all’architetto Carlo Barabino (noto progettista del monumentale "Carlo Felice" di Genova).  
Il 25 Dicembre la ristrutturazione è già stata completata, ed il Teatro riapre i battenti con una veste completamente mutata, poiché del vecchio edificio vennero mantenuti solamente i muri perimetrali.  
Nel 1863 però sorge a Cuneo, sotto iniziativa del celebre attore cuneese Giovanni Toselli, un secondo teatro: il "Teatro d’Estate", con l’intento di coprire, con spettacoli più popolari e rispondenti ai gusti dei cittadini, il periodo in cui il Civico chiudeva i battenti, ossia d’estate.  
Vent’anni dopo la sua apertura, Toselli è però costretto a vendere il teatro al Comune, e tre anni dopo, con la scomparsa dell’attore, il Comune ribattezzò il "Teatro d’Estate" in "Teatro Toselli", il quale continuò la sua fervente attività insieme con il Civico.  
Nel 1906 il Civico viene però dichiarato inagibile ed insicuro, costretto quindi a chiudere i battenti e cadere in uno stato di abbandono.  
Il Toselli prosegue la sua attività fino al 1920, quando, la decisione di demolirlo per far spazio al palazzo delle poste, fa decidere il Comune a riportare in vita il vecchio "Civico"che, completamente restaurato, viene riaperto e dedicato a Giovanni Toselli.  
Nasce così nel 1928, il "Civico Teatro Toselli", il quale però attraversa un difficile periodo nel secondo dopoguerra, quando gli spettacoli vengono trasferiti sui palcoscenici del Fiamma e del Nazionale.  
Nel 1968 però, sotto delibera del Consiglio Comunale, si decide di riattivare l’edificio, inaugurandone la nuova gestione, che da allora non ha più avuto pause.  
Il Teatro Civico Toselli, nonostante la sua travagliata storia, è oggi considerato palcoscenico privilegiato della commedia piemontese che in 200 anni circa di vita ha collezionato stagioni artistiche di livello elevato.