Posto di fronte la stazione ferroviaria, in Piazza della Libertà, spicca l'alto faro dal gusto inconsueto ed inusuale, soprattutto per una città come Cuneo, in cui raramente i palazzi superano i 7 piani d'altezza. Esso è costituito da una colonna cava di cemento armato sormontata da un grosso faro.  
Alla sua base è posta una fontana dalla quale zampillano circa 160 litri d'acqua al minuto e la cui immagine d'inverno, quando è ghiacciata, è divenuta una delle più caratteristiche e suggestive della città. Tutto intorno, una grande aiuola circolare adorna di piante e fiori, pone un netto contrasto tra il grigio del faro ed il verde delle piante, ma allo stesso tempo ne spezza l'impatto austero.  


Il progetto iniziale, proposto dal federale Antonio Bonino, prevedeva una struttura composta da 8  coppie di lampade poste su pali ottagonali in acciaio, con basamenti in ghisa disseminati nel giardino.  
Ma l'allora ingegnere capo del comune, Cesare Vinaj, per evitare questa bruttura e salvare le bellissime piante del giardino, progettò un unico centro illuminante.  
I lavori, iniziati il 20 agosto 1937, furono terminati l'8 novembre dello stesso anno, cioè in soli 80 giorni!