Ristrutturato ed ampliato si trasformò così in Santuario e divenne meta di numerosi pellegrinaggi rivolti alla venerazione della miracolosa immagine della Vergine ivi conservata.  
Distrutto completamente dall’assedio del 1799, il Santuario venne ricostruito nel 1835. 
Sorto come chiesa intorno al quindicesimo secolo in un luogo dove sgorgava una sorgente alle cui acque erano attribuite portentose virtù, (e che diede anche il nome alla chiesa, denominata appunto della Fontana), l’edificio passò nel diciottesimo secolo all’ordine dei cappuccini. 
Osservando l’edificio dall’esterno è possibile notare una facciata molto semplice composta da tre blocchi; quello centrale, dove si apre il portone d’ingresso, è adorno da un frontone e un timpano triangolare di gusto neoclassico.  
Sul tetto sono presenti cinque cupole simmetriche poggiate su una base ottagonale.  
All’interno la navata centrale, poco illuminata, è racchiusa tra spesse inferriate mentre quelle laterali sono più luminose e adornate da una serie di ex-voto che ricoprono le pareti.  
Sopra l’altare maggiore spicca l’antico quadro raffigurante la Vergine che allatta il Bambino Gesù.  
Il santuario è rimasto luogo di culto caro soprattutto ai cuneesi, e all’esterno è possibile trovare una fontana che però non è più quella originaria, probabilmente esauritasi nel tempo.