(I numeri romani indicano i tradizionali sette assedi) 

1347-1348 (dai primi di dicembre ai primi di marzo)  
La villa di Cuneo, all'interno della quale dal 19 luglio 1347 si è installata la amministrazione sabauda, è investita ai primi di dicembre dalle truppe viscontee, cui dovrà cedere, ai primi di marzo del 1348, dopo tre mesi di durissimo assedio. I Visconti si fanno padroni di Cuneo per la prima volta.  
  

1515 (1-6 agosto)  

Cuneo è cinta d'assedio dagli Svizzeri, i quali, al servizio di Milano, intendono occupare la villa per sbarrare il passo alle truppe di Francesco I che stanno scendendo lungo la valle Stura Dopo alcuni giorni di combattimento e di ingenti danni alle mura ed alle cascine ed agli abitati dei dintorni, gli Svizzeri vengono a patti: ricevuta la grossa somma di 4000 scudi tolgono l'assedio.  
  

I - 1542 (7-12 dicembre)  

Cuneo è assediata dalle truppe francesi al comando di  
Claudio d'Annebault. Dopo pochi giorni queste sono costrette ad abbandonare l'assedio.  
  

II - 1557 (2 maggio-27 giugno)  

Cuneo è investita dalle truppe francesi al comando del maresciallo Brissac.  
Ancora una volta, dopo un duro assedio durato circa due mesi, i francesi si devono allontanare, sconfitti, dalle mura di Cuneo. Fu questa eroica resistenza che Emanuele Filiberto volle riconoscere con il diploma del 3 dicembre 1559 col quale concesse alla villa di Cuneo, oltre che il titolo di città, parecchi privilegi.  
  

III - 1639 (20-26 luglio)  

Questo assedio (come il successivo) è sostenuto da Cuneo nel corso della guerra civile tra «madamisti» (seguaci di Maria Cristina, «madama reale») e «principisti» (seguaci dei principi di Savoia Tommaso e Maurizio) scoppiata alla morte del duca Vittorio Amedeo I (1637). Assediato in Cuneo è lo stesso cardinal Maurizio ed assedianti sono le truppe franco-piemontesi agli ordini del visconte di Longeville e dei marchesi Villa e Pianezza.  
Dopo pochi giorni l'assedio è tolto vista la tenace resistenza della città.  
  

IV - 1641 (23 luglio-15 settembre)  

È il secondo assedio che Cuneo subisce nel giro di due anni, nel corso della guerra civile tra madamisti e pricipisti.  
Le truppe franco-piemontesi sono al comando del conte di Rarcourt e del marchese Villa. Dopo oltre cinquanta giorni di duro assedio le truppe e la popolazione cuneese, la quale parteggia in massa per i principi, devono arrendersi. Dato il valore dimostrato ottengono tuttavia buoni patti.  
  

V - 1691 (10-28 giugno)  

Vittorio Amedeo Il, duca di Savoia, alleato con Germania e Spagna dichiara guerra alla Francia ma viene sconfitto a Staffarda. Circa un anno dopo alcuni reggimenti francesi, con molte bocche da fuoco, pongono l'assedio a Cuneo dove però incontrano dura opposizione.  
Visti vani gli attacchi ed approssimandosi i rinforzi guidati da Eugenio di Savoia, i francesi abbandonano l'impresa nella quale hanno sperperato moltissimo materiale bellico.  
E in questo assedio che la tradizione popolare colloca il miracoloso intervento in favore dei Cuneesi del Beato Angelo Carletti, deceduto due secoli avanti.  
  

VI - 1744 (13 settembre-21 ottobre)  

Cuneo è investita dalle truppe gallo ispaniche comandate rispettivamente dal principe di Conti e dal marchese Las Minas. Il comandante supremo è l'Infante di Spagna, don Filippo di Borbone, ma tutta la campagna nelle Alpi occidentali (già iniziata l'anno precedente) e le operazioni dell'assedio nelle loro fasi più geniali recano l'impronta del Conti. La città è difesa dal barone Federico Leutrum, entrato ormai nella tradizione e nella leggenda quale valorosissimo difensore di Cuneo.  
Dopo trentanove giorni di effettivo assedio e dopo la pur vittoriosa battaglia di Madonna dell'Olmo (30 settembre) le truppe gallo-ispane sono costrette a ritirarsi oltralpe, data la stagione inoltrata. Durissima e tormentata, per la neve ed il gelo e per gli attacchi della popolazione, è la marcia di ritorno lungo la valle Stura.  
  

VII - 1799 (7 novembre-3 dicembre)  

Cuneo, occupata dai francesi a seguito dell'armistizio di Cherasco (28 aprile 1796) è ora stretta d'assedio dalle truppe austro-russe comandate dal generale Melas. Le operazioni d'assedio sono dirette dal principe di Liechtenstein, mentre all'interno della città le truppe francesi sono al comando del generale Clément.  
Il giorno 4 dicembre, dopo la resa, le truppe francesi lasciano Cuneo. I francesi rientreranno in Cuneo, dopo la battaglia di Marengo (15 giugno 1800), il 27 giugno 1800, per uscirne definitivamente l'l1 maggio 1814, dopo quattordici anni di incontrastato dominio.  
  

1945 (28 aprile)  

È l'ultimo dei numerosi assedi della lunga storia militare di Cuneo. Tuttavia questa volta sono i suoi figli, i partigiani, che dopo la lotta di Resistenza condotta per venti mesi nelle valli, scendono incontro alla città per liberarla definitivamente dai tedeschi e dai fascisti.