 |
"Scuro come la notte, scottante come
il fuoco e bevuto da seduti", parafrasando il più poetico
Bakunin, l’antica regola delle "3 Esse" elaborata da quel popolo
napoletano per cui l’atto di sorseggiare la famosa "tazzulella"
è un vero rito culturale.
La pianta del caffè viene coltivata quasi esclusivamente nella
fascia compresa tra il Tropico del Cancro e quello del Capricorno.
Le
specie più usate sono due: i caffè "Robusta"e gli
"Arabica", che, a seconda dei processi d'essiccazione si dividono
ancora in "lavati"o "milds" e "naturali".
Dai Tropici, i chicchi di caffè, stipati nei caratteristici sacchi
da 60 Kg., partono per ogni dove. In Italia ne arrivano 4 milioni e mezzo
di Kg. l’anno per un consumo pro capite di circa 4,5 Kg., molto lontani
dai 12,61 Kg. consumati da ogni Finlandese.
Noi italiani, che pensavamo di essere i più forti consumatori
di caffè al mondo, in realtà siamo al 12° posto, dopo
Scandinavia, Olanda, Francia, Svizzera, Austria, Belgio e Usa. Infatti
nel Nord Europa, ad esempio, se ne consuma moltissimo, perché il
caffè è chiaro e delicato e quindi adatto ad essere bevuto
anche durante l’intero pasto. Più a Sud, la miscela tipica contiene
percentuali via via maggiori di "Robusta", i metodi di preparazione
cambiano e la bevanda diventa più scura, densa ed aromatica; un
vero toccasana per chiudere un pasto, non certo per accompagnarlo!
Sulla caffeina ci sono alcuni miti da sfatare: l’espresso ristretto,
ad esempio, è forse il caffè più leggero, poiché
la percentuale di caffeina è legata alla quantità di caffè
che si beve e alla durata del contatto acqua/polvere
di caffè: 15 - 25 secondi per l’espresso, 1 minuto per quello preparato
con la moka, 5 minuti per il filtrato, che viene servito in tazze da 150
/ 190 ml., mentre la tazzina dell’espresso non supera i 35 ml.
Il caffè Turco, ottenuto per sedimentazione della polvere
nell’acqua bollente, viene servito in tazze da 40 / 60 ml., ben lontani
da 150 / 190 ml. di una tazza di caffè Norvegese bollito per circa
10 minuti. Anche il caffè solubile viene servito normalmente in
grandi tazze, ma non quello della moka che ha soppiantato nella pratica,
ma non nei cuori , la gloriosa Napoletana, che rimane la nostra vera "macchinetta"
nazionale.
Ed
eccoci finalmente all’espresso cremoso, denso, aromatico e corroborante:
un caffè tutto italiano ma famoso in tutto il mondo, preparato con
una macchina industriale che la moderna tecnologia ha reso perfetta; eppure
fare un buon espresso continua ad essere un’arte che pochi possiedono.
|
 |