Tutti dicono che dopo l’11 settembre il mondo è cambiato. E’ vero, ma quella è stata la goccia che ha fatto traboccare un vaso ormai colmo di ingiustizie e di violenza che domina il mondo. Se la morte delle 6.500 persone uccise sotto le due torri gemelle e il Pentagono ci hanno sconvolti, perché non ci sconvolge la morte di 20.000 bambini, ogni giorno e da molti anni, segno della povertà e della schiavitù di molti paesi del mondo?

Non possiamo essere superficiali, emotivi, di parte… dobbiamo guardare in profondità e con sapienza la situazione del mondo, le cause che generano il divario tra il Nord e il Sud del mondo, che generano la violenza e il terrorismo. Cosa sta dietro la violenza e il potere dello sceicco miliardario, ma anche del narcotraffico, delle mafie internazionali, delle multinazionali e dei mercati finanziari? Sconfiggere il terrorismo è abbattere una potenza economica e politica o andare alla radice del male che uccide la dignità e la libertà delle persone e della società?

Il volto del mondo è cambiato e ci fa paura, eppure proprio in questo mondo continuiamo ad annunciare il Vangelo, Parola di speranza e di responsabilità: "Non abbiate paura, io ho vinto il male!… Come ho fatto io, così fate anche voi: perdonate…date ciò che avete… amate anche i vostri nemici…amatevi tra voi come io vi ho amati!…"

Soltanto belle parole? No, ma "chi ascolta queste mie parole e le mette in pratica è un uomo saggio che costruisce la sua casa sulla roccia. Cadde la pioggia, strariparono i fiumi, soffiarono i venti e si abbatterono su quella casa, ma essa non cadde, perché era fondata sopra la roccia" (Mt. 7,24-25). Costruire il presente e il futuro su Dio, perché sia buono e fermo. Ma solo la parola di Gesù di Nazaret ci rivela chi è veramente Dio, cos’è l’umanità, come costruire la ‘casa comune’, come vivere i rapporti tra di noi e verso tutti. Parole molto esigenti, che chiedono una conversione di mentalità e di cuore, ma parole che cambiano il mondo. Cominciamo noi!

Don Eraldo